SABATO 26 APRILE: 3° RAPPRESENTAZIONE DEL FORZA VENITE GENTE!
Vi saranno più di 50 attori che condiranno con voce e balli la storia del Frate d’Assisi.
Regia di Arianna Corso. Inizio Spettacolo ore 21.00.
Sabato 26 Aprile al Teatro Parrocchiale andrà in scena la terza rappresentazione del “Forza Venite Gente”.
Le prime due serate hanno registrato un boom di partecipazione ed entusiasmo, grazie al lavoro di un gruppo straordinario di attori e ad una squadra di collaboratori di primo livello.
Da riconoscere dedizione, costanza ed impegno profusi da un anno a questa parte, che hanno avuto come risultato una vera e propria “lezione di catechesi in musical” per le centinaia di persone presenti in platea.
È un ritorno al passato, al lontano 1996, anno in cui per la prima volta entrò San Francesco in Teatro a Corbiolo. Ora ci sono altri volti rispetto a diciott’anni fa: oggi, il frate di Assisi di allora vive in un’altra nazione, Pietro Bernardone ha qualche capello bianco in più, la Cenciosa è passata alla regia e sorella Provvidenza è diventata sorella di Clausura.
Saranno Roberto, Virna e Giacomo gli attori protagonisti a salire sul palco Sabato.
“È stato un anno di prove davvero impegnativo, ma si sa che le cose più lunghe sono anche le più belle. D’altra parte non ci mette 9 mesi un figlio per venire al mondo? E questo è stato anche più lungo di un parto” scherza Roberto Sivero, che poi elogia e ringrazia il pubblico: “Per uno che ci prova a far teatro, il palco ha una certa importanza, ma il vero cuore è il pubblico”. Continua: “La mia parte mi ha fatto capire che la figura del padre è fondamentale, mi spiego: se c’è un figlio c’è anche un padre, e anche in Pietro Bernardone, che proprio non riesce a capire la scelta di Francesco, è presente quell’amore di padre, testimoniato dal non voler privare mai il figlio “traditore”del pane quotidiano. Se vogliamo è un richiamo ai giorni nostri, ci vogliono i padri ma ci vogliono anche i santi. Dei primi ce ne sono tanti ai giorni nostri, ecco ci vorrebbe anche qualche San Francesco in più.”.
Compagna di palco di Roberto, Virna Dal Corso ci ha fatto respirare il clima di questa esperienza:
“Quando ho iniziato le prove con l’intero gruppo, quello che più mi ha colpito é stata l’atmosfera di entusiasmo, familiarità e festosità che si respirava. Nonostante anch’io venga da un paesino, posso assicurare che un gruppo così, è più unico che raro a trovarsi.” Parlando del suo ruolo afferma che: “La Cenciosa è una donna apparentemente folle, affascinata dalla figura di San Francesco che, con la sua ingenuità cerca di capire, spiegare e commentare. Quando mi è stata proposta questa parte, ne sono rimasta subito “spaventata” ma allo stesso tempo affascinata. Mi spaventava il fatto di esordire con un personaggio di grande impatto e così distante dalla mia persona. È stato difficile per me assumere le sembianze di una folle nei gesti, nel modo di parlare e nel tono della voce.”
Virna conclude spiegando come Roberto sia stato un “compagno speciale in questa avventura, indispensabile con la sua simpatia e la sua solarità” e Arianna Corso possegga “tutte le caratteristiche di una grande regista: passione, sicurezza e tanto tanto carisma. È una persona fantastica”.
Nei panni, pardon, nel saio di San Francesco vi è entrato Giacomo Melotti, che così ne parla: “Un personaggio diverso dagli uomini d’oggi eppure affascinante, che parla con la natura, abbraccia i poveri e canta alla luna.”
Ci racconta: “Momenti particolarmente difficili non ne abbiamo passati perché abbiamo vissuto tutto in gruppo. Certo, quando Sabato 12 ho sentito le note della canzone iniziale e ho visto il sipario aprirsi diciamo che non è stato un momento facile” sorride.
“Il pubblico è stato essenziale, attentissimo durante la recitazione e a dir poco generoso di applausi. E poi i complimenti tra uno spettacolo e l’altro ci hanno aiutato a sentirci più sicuri di noi stessi. Sia chiaro, è ben accetta qualsiasi critica costruttiva, abbiamo tanto da imparare!”. Conclude Giacomo, proiettandosi col pensiero a Sabato 26: “Sarà difficile, poiché è più facile magari stupire la prima sera che confermarsi la terza. Mi auguro che i ragazzi sul palco si divertano e trasmettano questo entusiasmo ai presenti in sala. Solo il teatro riesce a trasmettere certe emozioni e noi … ce la metteremo tutta!”
“Chiusa una porta si apre un portone, chiuso un sipario… Chi lo sa? Un grazie di cuore a tutti!” Virna Dal Corso.
Di Giovanni Melotti